Detergente sanificante o disinfettante

DETERGERE, SANITIZZARE E IGIENIZZARE QUAL È LA DIFFERENZA?

È molto importante per tutti sapere la differenza tra questi modi di “pulire”:

Detergere significa togliere lo sporco, le impurità quali ad esempio la polvere. Il sapone che normalmente utilizziamo per lavarci le mani, ha una pura attività di detersione, ma non ha azione disinfettante. È comunque il primo step dell’igienizzazione, in quanto elimina molti germi ma sicuramente non è disinfettante.

Sanificare invece si usa nel gergo della pulizia di un impianto destinato all’industria alimentare, perciò fa riferimento esclusivamente alla pulizia dei macchinari e degli strumenti utilizzati nelle industrie produttrici di alimenti, ai fini di salvaguardare la salute umana.

Per una pulizia più profonda che comporta anche l’eliminazione di una parte di germi bisogna igienizzare ovvero disinfettare*, se si tratta di eliminare completamente tutti i germi ed i batteri; ma per questo è necessaria l’apporvazione del Ministero della Salute e la dicitura “Presidio Medico Chirugico”, con il relativo superamento dei test di laboratorio specifici.

Per quanto riguarda invece l’eliminazione al 100% dei germi si parla di sterilizzazione.

È molto importante ricordare che disinfettare senza pulire non solo è inutile, ma costituisce anche un pericolo in quanto la sporcizia è una protezione per i batteri, limitando l’azione del disinfettante.

Facciamo un esempio: vi è mai capitato di continuare a sentire un odore di urina persistente in un bagno lavato con ipoclorito di sodio (candeggina)?

Questo può succedere perchè nei sanitari è presente il calcare che fa da barriera fisica all’azione del disinfettante/igienizzante, e perché costituisce un terreno di cultura ideale per la proliferazione batterica che può raggiungere dimensioni tali da rendere inadeguata l’azione disinfettante che, ricordiamo, è sempre dose-dipendente.

L’efficacia dei disinfettanti infatti è inversamente proporzionale alla concentrazione batterica, virale o fungina che si prefigge di colpire.


*Nella nota del 20 Febbraio 2019 del Ministero della Salute, che si rifà all’art. 3 del Regolamento (UE) n. 528/2012, si è reso necessario un ulteriore intervento nell’etichettatura dei prodotti disinfettanti che saranno classificabili come prodotti BIOCIDI (“qualsiasi sostanza o miscela nella forma in cui è fornita all’utilizzatore, costituita da, contenenti o capaci di generare uno o più principi attivi, allo scopo di distruggere, eliminare e rendere innocuo, impedire l’azione o esercitare altro effetto di controllo su qualsiasi organismo nocivo, con qualsiasi mezzo diverso dalla mera azione fisica o meccanica”).